Conservazione degli alimenti di alimenti freschi e deperibili come la ricotta

La ricotta e la conservazione degli alimenti

Conservazione degli alimenti

La ricotta e la conservazione degli alimenti

La ricotta e la conservazione degli alimenti

La ricotta è un latticino a pasta molle. Si differenzia dal formaggio non solo per le sue caratteristiche nutrizionali, ma anche e soprattutto per il suo processo di produzione.

Come si fa la ricotta?

La ricotta si ottiene riscaldando il siero, la sostanza che deriva dal latte, dopo aver separato la massa utilizzata per produrre il formaggio, e dopo che si è raggiunta una temperatura che oscilla tra gli 80° e i 90°. Il nome “ricotta” non è casuale: il latticino si chiama così perché, dopo aver scaldato una prima volta il latte con lo scopo di ricavarne il formaggio, il siero viene “ri-cotto” una seconda volta per ottenere, appunto, la ricotta. 

Metodi di conservazione dei cibi: come mantenere la ricotta

La conservazione degli alimenti deve avvenire in maniera scrupolosa ed estremamente attenta, soprattutto se sono alimenti deperibili come la ricotta.
In questi casi bisogna seguire dei metodi di conservazione degli alimenti ben precisi, che consentano di mantenerne la sicurezza alimentare, il gusto, gli aromi e la freschezza anche con il passare dei giorni. 
Mettendo in atto dei corretti metodi di conservazione degli alimenti, sarà possibile garantire la qualità delle pietanze offerte. 

Come mantenere la ricotta?

Occorre prestare attenzione alla data di scadenza riportata sulla confezione: i produttori di ricotta, infatti, determinano la durata del prodotto chiuso nella sua confezione. Nel momento in cui viene rimosso dalla propria confezione, infatti, la ricotta non  deve permanere in frigo per più di due o tre giorni. 

La conservazione degli alimenti: alcune nozioni di igiene alimentare

Per ciò che riguarda l’igiene alimentare, è interessante parlare di come, nel passato, accadeva più o meno frequentemente che la ricotta venisse prodotta servendosi di latte proveniente da animali, purtroppo, malati di brucellosi, tubercolosi o comunque di altre patologie facilmente trasmissibili all’uomo. Nonostante i trattamenti termici fossero in grado di annullare a tutti gli effetti la pericolosità dei microrganismi patogeni, il rischio era rappresentato da quelle piccole porzioni di latte fresco che, aggiunte in un secondo momento al latticino, potevano contaminare la ricotta stessa, rendendola nociva per l’essere umano. 

Oggi, per fortuna, questi casi sono davvero molto molto rari, perché gli animali da cui si ricavano carni, latti e formaggi vengono sottoposti ad un meticoloso controllo sanitario. 
Tuttavia, riferendoci sempre ad una questione di igiene alimentare, è giusto affermare che la ricotta non può essere definita sterile: i microrganismi, detti “saprofiti”, che possono essere presenti nei derivati del latte, si riproducono facilmente e, più passa il tempo, più aumenta la probabilità che questi possano rovinare le caratteristiche sensoriali della ricotta, o addirittura renderla pericolosa per il consumo. Ecco perché si consiglia di consumarla in tempi davvero brevi. 

I corsi per alimentaristi

La conservazione degli alimenti va eseguita seguendo dei principi tecnici specifici. I corsi per alimentaristi svolti da noi di Li.Be. Coop hanno come scopo quello di formare un alimentarista consapevole, un professionista responsabile che sia in grado di manipolare, conservare e somministrare gli alimenti, nel rispetto della buona prassi igienica, della normativa vigente, in modo da assicurare la sicurezza alimentare ai propri clienti.

Obiettivo del corso

L'obiettivo è quello di garantire una adeguata formazione per i responsabili delle aziende alimentari e per il personale, fornendo nozioni base di microbiologia, igiene degli alimenti, conoscenza dei relativi rischi associati alle contaminazioni alimentari, aspetti normativi, criteri e modalità di applicazione dei piani di autocontrollo. 

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